Come pavimentare un giardino: consigli utili
Grande o piccolo che sia, il giardino è un elemento importante per una casa; un angolo di verde in cui poter godere di un po’ di relax circondati da piante e fiori (specie in primavera o in estate), è una di quelle caratteristiche impreziosisce l’intero complesso abitativo e che non passa mai di moda. Allo stesso tempo il giardino ha bisogno di cure e attenzioni costanti (la manutenzione delle piante, del prato o delle aiuole) e di un’apposita pavimentazione per sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. In questo articolo vedremo perché è importante pavimentare il proprio giardino e quali soluzioni si possono adottare per realizzare un lavoro di qualità.
Pavimentare il giardino non ha soltanto una funzione estetica ma serve anche ad organizzare e dividere gli spazi e renderli facilmente accessibili per gli interventi di manutenzione ordinaria. Per i giardini più estesi, ad esempio, lastricare uno o più vialetti rende più semplice la manutenzione (taglio del prato, irrigazione, travaso di fiori, potature o altro), in quanto permette al giardiniere o ad un operaio di trasportare comodamente utensili e attrezzi nei punti in cui c’è bisogno di intervenire. La pavimentazione del giardino può avere anche una funzione pratica ben precisa, ovvero evitare il ristagno dell’acqua piovana; in tal caso, la realizzazione del pavimento è solo parte di un intervento più ampio che prevede anche la costruzione di un pozzetto o altre strutture specifiche.
Molto gettonate sono anche le tecniche di posa a secco, come ad esempio il cosiddetto “passo giapponese”. Per realizzare una pavimentazione di questo tipo (una posa a secco su erba), è necessario anzitutto calcolare il numero di "passi" (ossia di piastrelle) necessarie e poi realizzare la sede per la posa, scavando un letto profondo 5 o 6 cm nel quale sistemare e compattare uno strato di ghiaia; fatto ciò, si possono collocare le piastrelle. In questo tipo di tecnica, è importante che il livello del piano lastricato sia più basso di quello del prato, così da non intralciare il tosaerba. Ancora più semplice da realizzare è la posa a secco su sabbia: una volta livellato il fondo sabbioso, basta appoggiare le piastrelle secondo l'ordine desiderato. La posa su ghiaia, invece, richiede un intervento più complesso. La sede della pavimentazione deve essere profonda circa 20 cm, in quanto la base per la pavimentazione è costituita da tre strati sovrapposti, formati da pietrisco, TNT e ghiaia (alto circa 10 cm). L'area da piastrellare, inoltre, deve essere delimitata da un cordolo, realizzato in cemento o in legno; le piastrelle vengono posate, senza collante, direttamente sullo strato di ghiaia.Di recente è stata sviluppata una nuova tecnica, quella della posa sopraelevata. La pavimentazione viene alloggiata su una serie di appositi supporti, a loro volta assicurati ad un massetto da esterno che può essere isolato ed impermeabilizzato; ogni piastrella viene collocata su almeno cinque supporti (quattro angolari e uno centrale), così che il pavimento risulti stabile, sicuro e resistente.
Dopo aver visto quali sono le principali soluzioni tecniche per la realizzazione di un pavimento da giardino, vediamo quali sono le possibilità dal punto di vista stilistico. Molto dipende dalla tecnica di posa utilizzata, dal tipo di superficie da lastricare e dal contesto in cui si colloca la pavimentazione; le piastrelle in gres “effetto pietra”, ad esempio, sono le più indicate sia per le pose a secco in giardini progettati per ottenere un effetto ‘naturale’, in cui le aree verdi e quelle pavimentate si integrano in maniera armonica, che per la posa su massetto. Nel primo caso, si tende a optare per un tipo di gres che riproduca le irregolarità di un certo tipo di pietra mentre nel secondo è possibile scegliere piastrelle con pattern simili a quelli dei pavimenti realizzati con i sanpietrini con il basolato. Per allestimenti che prevedano anche elementi di arredo, come ad esempio un set di tavolo e sedie, panchine e simili, il gres “effetto legno” rappresenta un’ottima alternativa per ottenere un risultato più elegante e dall’aspetto più rifinito e che offre la possibilità di abbinare i mobili da giardino alla pavimentazione. Le piastrelle in gres “effetto cotto”, invece, si addicono maggiormente a contesti rurali ed esterni in stile rustico o vagamente vintage, come ad esempio le verande delle case di campagna, non solo per l’aspetto ‘grezzo’ ma anche per la resistenza e l’impermeabilità che il cotto autentico non può garantire.
L'importanza di pavimentare il giardino
La pavimentazione del giardino consiste nel realizzare delle superfici di calpestio, in modo tale da non camminare direttamente sul terreno o sull’erba. Lo scopo di un intervento di questo tipo è quello di individuare sentieri, camminamenti e simili che rendano più semplice l’accesso ai vari punti del giardino; in aggiunta, è possibile realizzare delle superfici pavimentate o lastricate più ampie, per creare delle aree dove collocare mobili da esterno (tavoli, sedie, panche o divanetti) o installare un gazebo o una veranda.Pavimentare il giardino non ha soltanto una funzione estetica ma serve anche ad organizzare e dividere gli spazi e renderli facilmente accessibili per gli interventi di manutenzione ordinaria. Per i giardini più estesi, ad esempio, lastricare uno o più vialetti rende più semplice la manutenzione (taglio del prato, irrigazione, travaso di fiori, potature o altro), in quanto permette al giardiniere o ad un operaio di trasportare comodamente utensili e attrezzi nei punti in cui c’è bisogno di intervenire. La pavimentazione del giardino può avere anche una funzione pratica ben precisa, ovvero evitare il ristagno dell’acqua piovana; in tal caso, la realizzazione del pavimento è solo parte di un intervento più ampio che prevede anche la costruzione di un pozzetto o altre strutture specifiche.
Come progettare la pavimentazione del giardino
Realizzare la pavimentazione di un giardino non è un’operazione complicata ma richiede un minimo di progettazione prima di cominciare i lavori. Le caratteristiche del progetto dipendono anzitutto dall’estensione dell’area sulla quale si può intervenire: giardini grandi permettono lavori più complessi e strutturati mentre quelli di dimensioni più ridotte possono essere gestiti in maniera più semplice. Tenuto conto dello spazio a disposizione, si possono individuare le soluzioni che si intendono realizzare. In genere, uno degli interventi indispensabili consiste nel lastricare i percorsi che collegano il giardino alla casa ed agli ingressi della proprietà (come ad esempio un cancello esterno), così da rendere più agevole l’accesso all’abitazione, soprattutto se l’area verde si trova lungo l’esterno della casa; per i giardini sul retro, invece, il principio è simile ma la pavimentazione può essere realizzata in maniera diversa: invece di un vialetto lastricato, è possibile optare per la posa di un pavimento contiguo al perimetro della casa (questa scelta può essere dovuta anche a ragioni tecniche, come ad esempio bloccare l’umidità o tenere lontane le erbe infestanti); in ogni caso, la scelta dipende dallo spazio che si ha a disposizione e da come lo si vuole sfruttare.Posa a Secco su Ghiaia
Materiali per pavimentare un giardino: perché scegliere il gres
Una delle soluzioni più utilizzate per la pavimentazione di un giardino è il gres porcellanato da esterni.Si tratta di un materiale ottenuto dalla cottura in forno, a temperature comprese tra i 1200° ed i 1400°, di un mix di materie prime, che comprende argilla ceramica, caolino, feldspato e sabbia. Da questo procedimento si ottiene una ceramica a pasta dura: ciò rende il gres porcellanato particolarmente duraturo, in quanto resistente alla pressione, alla flessione ed ai danni dovuti all’usura; in aggiunta, questo materiale si distingue per la scarsa porosità e di conseguenza, presenta un tasso di assorbimento dell’acqua piuttosto basso, risultando di fatti impermeabile. Per la posa di pavimenti da esterni (non solo giardini, ma anche terrazze e balconi) può essere un'ottima scelta quella delle piastrelle in gres porcellanato da 20mm che rispetto a quelle più sottili (9-10mm) comunemente usate per gli interni, offrono un'ottima durata e resistenza anche per un uso esterno, dove oltre alla normale usura, la pavimentazione è soggetta alle intemperie ed agli agenti atmosferici. La scelta del gres non offre soltanto ottime garanzie dal punto di vista tecnico ma assicura un’ampia gamma di scelte per quanto riguarda l’aspetto estetico, dal momento che le piastrelle realizzate con questo materiale permettono di scegliere tra numerosi “effetti” e pattern decorativi.Come realizzare la pavimentazione del giardino
La progettazione di un giardino comprende anche la scelta della tecnica da utilizzare per la posa della pavimentazione. Le piastrelle in gres porcellanato, infatti, si prestano a diversi tipi di installazioni,alcuni più funzionali altri di maggiore impatto estetico. La posa su massetto, ad esempio, è una delle soluzioni più tradizionali: prevede la realizzazione di un massetto in cemento sul quale le piastrelle vengono applicate con un apposito collante; questa tecnica è particolarmente indicata per garage e marciapiedi, in questo risulta non solo molto duratura ma estremamente stabile.Molto gettonate sono anche le tecniche di posa a secco, come ad esempio il cosiddetto “passo giapponese”. Per realizzare una pavimentazione di questo tipo (una posa a secco su erba), è necessario anzitutto calcolare il numero di "passi" (ossia di piastrelle) necessarie e poi realizzare la sede per la posa, scavando un letto profondo 5 o 6 cm nel quale sistemare e compattare uno strato di ghiaia; fatto ciò, si possono collocare le piastrelle. In questo tipo di tecnica, è importante che il livello del piano lastricato sia più basso di quello del prato, così da non intralciare il tosaerba. Ancora più semplice da realizzare è la posa a secco su sabbia: una volta livellato il fondo sabbioso, basta appoggiare le piastrelle secondo l'ordine desiderato. La posa su ghiaia, invece, richiede un intervento più complesso. La sede della pavimentazione deve essere profonda circa 20 cm, in quanto la base per la pavimentazione è costituita da tre strati sovrapposti, formati da pietrisco, TNT e ghiaia (alto circa 10 cm). L'area da piastrellare, inoltre, deve essere delimitata da un cordolo, realizzato in cemento o in legno; le piastrelle vengono posate, senza collante, direttamente sullo strato di ghiaia.Di recente è stata sviluppata una nuova tecnica, quella della posa sopraelevata. La pavimentazione viene alloggiata su una serie di appositi supporti, a loro volta assicurati ad un massetto da esterno che può essere isolato ed impermeabilizzato; ogni piastrella viene collocata su almeno cinque supporti (quattro angolari e uno centrale), così che il pavimento risulti stabile, sicuro e resistente.
Dopo aver visto quali sono le principali soluzioni tecniche per la realizzazione di un pavimento da giardino, vediamo quali sono le possibilità dal punto di vista stilistico. Molto dipende dalla tecnica di posa utilizzata, dal tipo di superficie da lastricare e dal contesto in cui si colloca la pavimentazione; le piastrelle in gres “effetto pietra”, ad esempio, sono le più indicate sia per le pose a secco in giardini progettati per ottenere un effetto ‘naturale’, in cui le aree verdi e quelle pavimentate si integrano in maniera armonica, che per la posa su massetto. Nel primo caso, si tende a optare per un tipo di gres che riproduca le irregolarità di un certo tipo di pietra mentre nel secondo è possibile scegliere piastrelle con pattern simili a quelli dei pavimenti realizzati con i sanpietrini con il basolato. Per allestimenti che prevedano anche elementi di arredo, come ad esempio un set di tavolo e sedie, panchine e simili, il gres “effetto legno” rappresenta un’ottima alternativa per ottenere un risultato più elegante e dall’aspetto più rifinito e che offre la possibilità di abbinare i mobili da giardino alla pavimentazione. Le piastrelle in gres “effetto cotto”, invece, si addicono maggiormente a contesti rurali ed esterni in stile rustico o vagamente vintage, come ad esempio le verande delle case di campagna, non solo per l’aspetto ‘grezzo’ ma anche per la resistenza e l’impermeabilità che il cotto autentico non può garantire.