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Una casa elegante e ben arredata non può prescindere da un salotto accogliente, da valorizzare adeguatamente con un arredamento che coniughi scelte di design e funzionalità; negli ultimi anni, lo stile shabby chic si è imposto come una delle soluzioni più utilizzate per quanto riguarda gli arredi di soggiorni e salotti; gli ambienti shabby permettono di esprimere il gusto personale rivestito di una patina vintage che conferisce un tocco originale, sobrio ed elegante, non solo all’ambiente ‘living’ ma a tutta la casa. In questo articolo daremo alcuni consigli su come scegliere gli arredi e i pavimenti per creare un abbinamento equilibrato tra le tante soluzioni possibili.
Soggiorno Shabby Chic, le caratteristiche
Lo stile Shabby Chic si caratterizza principalmente per l’utilizzo di elementi di design e di arredamento “shabby”, ossia dall’aspetto usurato e consunto .L’effetto invecchiato tipico di questo stile può essere ottenuto in maniera ‘naturale’ o artificiale: in altre parole, un soggiorno arredato in maniera shabby può essere allestito tanto con mobili antichi che hanno subito un restauro non conservativo, ossia lasciati al naturale per valorizzare i segni del tempo, quanto con elementi d’arredo il cui aspetto ‘anticato’ è il risultato di apposite tecniche di decolorazione e finitura (come ad esempio la decolorazione tramite ammoniaca).
I pavimenti più adatti
Un arredamento in stile Shabby Chic può essere valorizzato da un pavimento in grado di esaltare le caratteristiche degli elementi di arredo. Le soluzioni per le pavimentazioni da interni sono numerose e vanno dai parquet (in legno prefinito o laminato) al gres porcellanato, passando per il PVC. Si tratta di materiali di ottima qualità per quanto concerne la durevolezza e la resistenza che offrono anche una grande varietà di soluzioni estetiche e decorative; in generale, per un salotto “shabby” che prevede mobili in stile antico o decò, le opzioni che si abbinano meglio sono i parquet e le piastrelle in gres effetto legno. Per scegliere il pavimento più adatto bisogna avere ben presente le caratteristiche cromatiche degli elementi di arredo; per i mobili colorati, è consigliabile optare per una soluzione dai toni chiari e caldi (come ad esempio le sfumature di beige) così da avere una base neutra sul quale collocare cassettiere, tavolini, poltrone e quant’altro. Nel caso in cui, invece, i mobili siano ‘al naturale’, ossia di una tonalità propria delle essenze legnose, la scelta è un po’ più complessa: bisogna evitare di scegliere colori e toni troppo simili che rischia di sminuire le peculiarità dei vari elementi d’arredo; di contro, bisogna evitare i contrasti eccessivi, accoppiando ad esempio parquet e mobili anticati allo stesso modo; la soluzione migliore è, come sempre, un equilibrato compromesso tra texture, sfumature di colore e pattern di posa: un pavimento con doghe in rovere, spazzolate (o anticate), di colore chiaro può abbinarsi con mobili in ciliegio (o altre essenze più scure).
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Consigli per le pareti
La tinta delle pareti va abbinata tanto quanto i mobili e i pavimenti; lo stile Shabby Chic predilige toni chiari (o schiariti), per cui la tinteggiatura delle superfici verticali non può discostarsi da una gamma cromatica che comprende colori tenuti, per lo più neutri, e sfumature di tinte pastello. La scelta dipende anche dalle dimensioni dell’ambiente e dalla luminosità; se da un lato è bene evitare il bianco, dall’altro le tinte di colore non devono essere troppo pronunciate, altrimenti risulterebbe più complesso abbinarle con i mobili (specie se verniciati con colori particolarmente vivaci). La tinteggiatura non deve essere necessariamente monocromatica o uniforme, ma può prevedere anche accostamenti di due sfumature che diano l’idea di una parete scolorita dal tempo.
Come scegliere i mobili per un salotto Shabby Chic
Una volta deciso di allestire un salotto Shabby Chic, bisogna scegliere il mobilio tenendo presente due principi fondamentali; il primo è lo spazio a disposizione: l’arredo non deve essere mai troppo ingombrante, altrimenti l’ambiente risulterà opprimente e poco accogliente né distribuito in maniera disomogenea; inoltre, non bisogna trascurare la funzionalità, specie per quanto riguarda tavoli e sedie, così come per i termosifoni che possono facilmente essere nascosti con pannelli. Il secondo principio è lo stile, che deve essere coerente il più possibile: è consigliabile non accostare elementi dalle caratteristiche stilistiche troppo diverse, perché il rischio è quello di ottenere un effetto confusionario che non valorizza a sufficienza né i singoli elementi d’arredo nel’ambiente nel suo complesso.