❯❯
❮❮
Linee pulite, colori neutri, ordine visivo e accessori ridotti all’essenziale: sono questi alcuni tratti distintivi delle cucine in stile minimal in cui dalle piastrelle agli arredi, ogni elemento è scelto per essere discreto. Il minimalismo è infatti una scelta di vita in cui si tende a rinunciare a tutto ciò che è superfluo e a concentrarsi su ciò che davvero è utile e importante.
Questo approccio si riflette anche sull’estetica che tende a perseguire un aspetto pulito, lineare e arioso, in cui lo sguardo è libero di muoversi senza ostacoli ed eccessivi stimoli. Anche l’architettura e l’interior design possono riflettere questo stile che infatti si è molto diffuso negli ultimi anni diventando un vero e proprio movimento di pensiero, promosso anche da una maggiore consapevolezza della questione ambientale e una conseguente propensione a circondarsi di meno cose.
Nella progettazione della cucina questo non vuol dire rendere gli interni meno accoglienti o freddi ma piuttosto scegliere un design contemporaneo e con pochi fronzoli che possa garantire tutte le funzionalità e il comfort richiesti a questo ambiente.
Cosa si intende per cucina minimal
Non è una cucina spartana e poco pratica e non è una cucina in cui gli strumenti siano ridotti al minimo. Si tratta, piuttosto, di una cucina che rimanda all’estetica minimalista, un’estetica estremamente contemporanea e sofisticata caratterizzata da progetti lineari, simmetria e ordine visivo. Il layout è regolare e ben organizzato e ogni funzione è assolta in modo efficace e pratico. L’ordine progettuale si traduce anche in ordine visivo e lo stile è dettato proprio da una coerenza generale che si legge, anche, in abbinamenti cromatici discreti, materiali di qualità, arredi dalle proporzioni studiate ad arte. La cucina in stile minimal può essere progettata sia come lineare che come angolare in un’armonia di elementi rassicurante e riposante tutt’altro che austera o fredda.
Puntare su un colore unico o sul tono su tono
Nella progettazione della cucina la scelta del colore è un passaggio cruciale e se l’obiettivo è creare un insieme in stile minimalista meglio puntare su un solo colore da declinare in texture diverse giocando con il tono su tono.
I colori neutri come il grigio, il bianco o il beige facilitano l’operazione, dal momento che sono facili da abbinare con altri colori e con materiali di vario genere. Inoltre, se in un momento successivo si decide di cambiare stile e rendere la cucina più vivace, basterà inserire accessori e dettagli colorati senza necessariamente stravolgere l’intero arredo.
Nello stile minimalista funzionano sia i toni chiari che i toni scuri, i primi rendono l’ambiente più luminoso e informale, i secondi più intimo e sofisticato ed è interessante creare un mix di toni che dona movimento visivo ma sempre coerente con la vocazione minimalista.
❯❯
❮❮
Pavimenti e rivestimenti per la cucina in stile minimal
Qual è il pavimento più adatto per una cucina minimalista? In realtà le opzioni sono tante e sicuramente sono da prediligere i grandi formati di gres effetto pietra oppure effetto marmo che rendano possibile minimizzare l’ampiezza delle fughe e favorire la continuità visiva.
Pensiamo ad esempio a grandi piastrelle in effetto pietra grigia adatte non solo per il colore e lo stile ma anche per le prestazioni del gres porcellanato: un pavimento di facile manutenzione e pulizia che funziona molto bene anche in cucina.
Nella cucina in stile minimalista un’ottima soluzione è scegliere un rivestimento nella stessa finitura del pavimento, ad esempio in un formato più piccolo oppure con una texture diversa. Così come una soluzione ideale per una cucina a vista è usare la pittura a smalto su tutte le pareti eccetto quella della zona strettamente operativa dei fuochi e del piano di lavoro.