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La cucina è da sempre il cuore pulsante della casa, l’ambiente in cui ci si ritrova più spesso e si trascorre più tempo. Per via del suo carattere prettamente “funzionale”, essa necessita di una progettazione accurata, in grado di valorizzare il massimo gli spazi a disposizione in funzione dell’utilizzo intensivo al quale, prevedibilmente, sarà sottoposto l’intero ambiente. In questo articolo vedremo quindi quali sono i parametri da tenere in considerazione quando si progetta una cucina per realizzarla ex novo oppure per ristrutturarla.
Scegliere la giusta forma
La progettazione di una cucina non è un’operazione semplice e, per questo, viene generalmente affidata ad un professionista. Ad ogni modo, il progetto di un architetto o di un designer tiene in conto le richieste del committente e cerca di tradurle in soluzioni applicabili rispetto alle risorse a disposizione. Il primo elemento da considerare è lo spazio, in termini di superfici e volumi: in base alla planimetria del locale dove verrà allestita la cucina, è possibile imbastire una bozza di progetto. Alcune soluzioni si prestano meglio agli ambienti a pianta aperta mentre altre sono più indicate per le cucine separate dagli altri locali della casa. Per questo, è bene scegliere anzitutto la ‘forma’ giusta, ossia la dislocazione degli elettrodomestici e degli arredi; le due soluzioni più gettonati sono: la cucina lineare e la cucina angolare; nel primo caso, gli elettrodomestici e i mobili sono disposti lungo una sola parete mentre nel secondo occupano l’angolo tra due pareti consecutive. Questo tipo di scelta è influenzato principalmente dall’esigenza di ottimizzare lo spazio a disposizione: la disposizione ad angolo, ad esempio, consente di sfruttare meglio spazi che, altrimenti, potrebbero restare inutilizzati.
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I migliori pavimenti e pareti
I progetti di cucine più grandi possono includere anche un’isola o una penisola; per gli ambienti a pianta aperta, la prima è forse la soluzione migliore, soprattutto in termini di funzionalità; la seconda, invece, consente di ‘recuperare’ spazio anche all’interno degli ambienti meno ampi, offrendo una base d’appoggio senza bisogno di ricorrere ad un tavolo vero e proprio.
Risolti gli aspetti più tecnici, ossia progettare e comporre la cucina, è necessario scegliere i rivestimenti, ossia pavimenti e piastrelle, seguendo poche, semplici regole. La prima è individuare uno stile e scegliere ogni elemento che troverà posto nella cucina in modo tale che l’insieme risulti armonico e coerente; la seconda è trovare il giusto equilibrio tra funzionalità ed esigenze estetiche, senza sacrificare nessuno dei due aspetti. La terza è scegliere materiali di qualità, durevoli e resistenti. Per i pavimenti, le opzioni sono molteplici e includono il parquet, il laminato e il gres porcellanato. Quest’ultimo risulta nel complesso più pratico e versatile, in quanto abbina un’elevata resistenza ad un’ampia gamma di ‘effetti’ che imitano sia la texture delle essenze legnose sia l’aspetto di diversi tipi di pietra; per questo, si tratta di un materiale utilizzabile per arredi dallo stile anche molto diverso tra loro. Non va però trascurato l’aspetto estetico: come scegliere tra un pavimento chiaro e uno scuro? In linea di principio, meglio optare per i toni chiari, specie se la cucina è poco illuminata; un rivestimento scuro – ma non troppo – necessita di arredi e pareti chiare a contrasto, in modo da creare un connubio che valorizza entrambi gli elementi.
Consigli per migliorare la funzionalità
Come accennato, la cucina è l’ambiente domestico che forse, più di ogni altro, fa della funzionalità il suo principale tratto distintivo. Ragion per cui, la fase di progettazione deve elaborare le soluzioni che meglio soddisfano questo criterio; il professionista incaricato di disegnare una cucina deve, in primo luogo, immaginare come e quanto questa verrà utilizzata. La caratteristica che maggiormente incide sulla funzionalità di una cucina è la disposizione degli elettrodomestici: tutti quelli che prevedono l’apertura di una o più ante (specie se incassati in un’isola o una penisola) devono essere collocati in modo tale da non essere di intralcio. In assenza di grandi volumi di spazio a disposizione, è possibile optare per alcune opzioni più elastiche e moderne rispetto a quelle tradizionali, come ad esempio il forno alto, più sicuro per chi ha bambini piccoli in casa. Altra soluzione orientata alla funzionalità è la sistemazione del frigo: meglio collocarlo vicino al piano della cucina (o incassato in una struttura apposita) non solo per motivi di continuità ma anche per facilitarne l’uso durante la preparazione dei pasti.